753 d.c.∼986 d.c.
In queste pagine, percorreremo la storia in modo cronologico. Ogni "blocco" di anni sarà trattato in modo riassuntivo ma con la posibilità, ove necessario e possibile, di approfondire l'argomento con un link che troverete in fondo all'articolo.
Nelle ultime pagine ci saranno riferimenti di autori e pubblicazioni per chi vorrà documentarsi in modo più approfondito.
Primi documenti - 753 - 774 d.c.
Il primo documento di cui si ha notizia e che è giunto fino a noi, risale al 753, è un diploma di re Astolfo dei Longobardi(†756): è la conferma del privilegio delll'Abbazia di Nonatola nelle città di Ferrara e Comacchio.
Figlio di Penmone duca del Friuli, succedette al fratello Rachi nel 749 (in sostituzione dello stesso). Attuò una decisa politica di espansione fino minacciare il papa Stefano II, il quale chiamò in soccorso Pipino re dei franchi, che sconfisse re Astolfo per due volte (754 e 756); fu costretto a riconoscere la supremazia di Roma sui territori sottratti ai bizantini che costituirono il nucleo dello stato pontificio.
Nel 750 i Longobardi erano giunti fino a Ravenna, estendendo il loro dominio fino a Ferrara. Un ulteriore documento ricorda che Ferrara è un Ducato conteso fra il papato e re Desiderio (†Corbie 774 c.a.), contesa che, come un tira e molla, l'esercito longobardo lascia e riprende. Comunque l'espansione della città si intensifica verso l'anno 1000 d.c.
Re Desiderio fu l'ultimo re dei Longobardi, duca di Tuscia, succedette ad Astolfo (756), ottenendo contro Rachis (fratello di Astolfo) l'appoggio del papato. Nel 759 associò il figlio Adelchi al potere. In un primo momento, mantenne con il papato e con i franchi, buoni rapporti, grazie anche alla mediazione della regina dei franchi Bertrada, che fece sposare i suoi filgi: Carlo e Carlomanno con le due figlie di Desiderio: Emengarda e Gerberga. Il papa sosteneva contro re Desiderio, i duchi di Spoleto e Benevento, cosa che fece riprendere una politica agressiva contro lo stesso papa. Invase lo stato della chiesa ed entrò a Roma nel 772, spingendo papa Adriano I a chiedere aiuto a Carlo che nel frattempo aveva anche ripudiato la sposa Emengarda. Carlo sconfisse re Desiderio a Susa e lo prese d'assedio a Pavia nel 774, mentre Adelchi venica sconfitto a Verona. Arresosi, Desiderio abdicò in favore di Carlo e venne fatto prigioniero e tenuto in un monastero in Francia sino alla sua morte nel 774 d.c.
986 d.c.
La città, restituita al pontefice da Carlo Magno, si avvia verso un ordinamento precomunale, sotto il triplice prottetorato della Santa Sede, degli imperatori, e delle famiglie più influenti e fiduciarie le une con le altre.
Papa Giovanni XV che salì al soglio pontificio nell'agosto del 985, in base ad un accordo tra Crescenzio II e la fazione imperiale, ma divenne nemico proprio di Crescenzio e fu costretto a fuggire in Toscana e chiedere l'appoggio di Ottone III. Fu il primo papa a fare una canonizzazione solenne: San Ulrico.
Nell'anno successivo alla sua elezione, nel 986, investe del ducato di Ferrara, quale fondo trasmissibile ai sucessori, il marchese Tedaldo di Canossa (c.a. 955 - †1012).
Tedaldo è il primogenito di Adalberto Atto e allargò e fortificò i suoi possedimenti.
Caratteristica principale del suo territorio fu il progressivo e sistematico incastellamento: costruzione di castelli, a tre diversi livelli di altitudine: a 150, a 300 e 600 metri sul livello del mare, in posizioni strategiche e di facile difesa, visibili tra di loro a catena e comunicanti con un sistema di specchi e fuochi.
Questa fitta rete di fortificazioni, ville, corti e torri difensive diventò la caratteristica eccezionale di tutto il territorio dominato dai Canossa, i quali, pur essendo signori di importanti città, rimasero sempre legati al mondo rurale, come del resto tutti i feudatari del tempo, e fu proprio il territorio agreste che si rivelò il vero punto di forza della casata nelle battaglie e nelle guerriglie. A lui si deve l'erezione del celebre Castel Tedaldo, fortezza militare che attraverso varie peripezie, giungerà fino al secolo XVII.
l'Italia suddivisa nei territori longobardi e bizantini |
monete con l'effige di re Astolfo | incoronazione di re Desiderio | rovine di Castel Tedaldo |
FERRARA vol. I e II, ed. Alfa Bologna ∼ GLI ESTENSI di Luciano Chiappini, ed. Dall'Oglio ∼ Gli Estensi collana "Le grandi Famiglie d'Europa", ed. Mondadori
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