1901 d.c.∼ 1945 d.c.
1901 d.c.
Siamo all'inizio del nuovo secolo e anche l'alba di una nuova coscienza sociale.
Il periodico "La Scintilla" e il movimento socialista, sono efficaci strumenti d'azione che danno vita alla Federazione dei lavoratori della terra.
Inizia il grande conflitto sociale con uno sciopero di oltre 30.000 lavoratori della campagna.
Ponte Albersano è la prova della durezza dei padroni contro i lavoratori, vengono uccise molte perone che manifestano pacificamente. I propritari terrieri sono protetti da una politica inattiva, dalle forze di polizia e da un'ideologia cattolica grosoliana. In questo contesto le proteste di lavoratori sfruttati e malpagati non riescono ad avere la giusta rivendicazione di emancipazione.
Altre proteste avvengono nel 1906, 1907, 1913; i gruppi dirigenti liberali con l'appoggio, più o meno, del clero, non riescono ad affrontare nemmeno i problemi più urgenti della città, il non sviluppo industriale porta più capitali verso le rendite agrarie e ciò purtroppo rappresenta anche un fattore negativo per lo sviluppo più moderno del territorio.
Comunque qualche passo viene fatto nell'ampliamento della rete ferroviaria e viaria, organizzazione scolastica, e alcuni positivi interventi della classe dirigente sul territorio ferrarese. Questi interventi portano, seppur in modo molto lento, ad una modernizzazione del territorio.
1914 d.c.
E' l'anno delle elezioni amministrative, che vede il partito socialista vincitore di 14 comuni su 20, l'avanzamento del partito viene frenato dallo scoppio della prima guerra mondiale; il partito ha una posizione neutralista, ma verso la fine del conflitto, si susseguono manfestioni popolari contro la guerra; la fine del conflitto determina il ripresentarsi dei problemi lasciati irrisolti e ne ripresenta di nuovi che nel frattempo si sono accumulati.
1920 d.c.
In questa fase del dopoguerra, il partito facista trova terreno per espandersi, sfruttando la situazione caotica che si è venuta a creare.
Gli elementi che gli sono favorevoli si ritrovano nell'intrasigenza agraria fortemente scossa dall'azione politica dei lavoratori. Un'altro elemento a favore è la scarsa reazione del partito popolare che è fortemente influenzato dal clero, dal caos di idee del partito socialista e da tendenze estremistiche che non favoriscono il movimento popolare.
Tutti questi elementi fanno si che il partito fascista prenda sempre più potere.
1925 d.c.
Il fascismo prende piede su tutto il territorio nazionale, e di conseguenza l'intera provincia finisce nelle mani dei gerarchi fascisti.
Iniziative come l'Ottava d'oro per celebrare l'Ariosto e le mostre del Rinascimento ferrarese nel 1933, non valgono a camuffare l'oscurantismo dittariole in cui ripiomba la città.
Il culmine del crimine fascista avviene con l'eccidio del Castello Estense il 15 novembre 1943.
Per Ferrara l'esperenza della repubblica sociale sarà un dramma che funesta l'ultimo periodo della guerra.
1943 d.c.
L'eccidio del Castello Estense del 15 novembre, fa venire allo scoperto la Resistenza clandestina facendola diventare Resistenza aperta e attiva. Nuove formazioni partigiane operano in diverse località della provincia e brigate vengono intitolate a Bruno Rizzieri e a Mario Bianchi.
1945 d.c.
Il 23 e 24 aprile I partigiani costringono alla fuga gli ultiomi gruppi fascisti e tedeschi, e gli alleati entrano in città finlamente libera.
Il Comitatao Provinciale di Liberazione prende le redini della città e la responsabilità diretta della riorganizzazione della vita cittadina e della ricostruzione. Nel 1946, le elezioni amministrative vedono vincitori i partiti della sinistra che avranno la responsabilità di amministrare il territorio.
Ancora oggi hanno questo compito.
Il fascismo
E' il periodo più oscuro della città.
Il 20 dicembre 1920, bande fasciste hanno uno scontro a fuoco con dei rivoltosi all'ingresso del Teatro Comunale, rimarrano sul terreno 5 morti e numerosi feriti. Da questo momento e per i due anni seguenti, i fascisti faranno quello che vogliono: delitti, devastazioni, distruzioni contro le organizzazioni del movimento popolare in specialmodo contro il partito socialista.
Nessuno li ferma, la polizia fa finta di non vedere se non adirittura è complice.
Nel '21 si costituisce il Blocco Nazionale che vincerà le elezioni con la sopraffazione e con l'incertezza socialista, con l'aperta allenza di componenti conservatrici come il clero e gli imprenditori agrari.
Il consolidamento del Blocco Nazionale ha la riconferma alle elezioni amministrative del 3 novembre 1922, subito dopo la marcia su Roma.
Sciopero del 1903 |
Arresto di massa - 1907 |
L'Ottava d'oro |
L'arrivo degli alleati |
FERRARA vol. I e II, ed. Alfa Bologna ∼ GLI ESTENSI di Luciano Chiappini, ed. Dall'Oglio ∼ Gli Estensi collana "Le grandi Famiglie d'Europa", ed. Mondadori
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