Maternità
Ferrara vanta alcuni primati che è bello conoscere.
È la città che ha fondato la prima Maternità italiana, nel 1570, a San Cristoforo dei Bastardini, aperta a tutte le donne povere e miserabili dall’ottavo mese di gravidanza. C’erano ostetriche, medico e cerusico (sorta di chirurgo).
Nel 1580 a San Matteo del Soccorso si istituisce una seconda Maternità diretta alle donne oggetto di violenza domestica e alle prostitute.
Nel 1846 si fonda il primo asilo nello Stato della chiesa. Si chiamava Scaldatoio ed era a casa di Carlo e Luisa Grillenzoni nell’odierna via Ugo Bassi.
Dal 1847 agli anni 80 del 900 l’asilo sarà in via Borgovado dove oggi è casa Betania. Si accoglievano i bambini poveri e di strada, per insegnare loro principi civili che potessero poi essere trasferiti ai genitori ( concetto educativo modernissimo).
Nel 1850 all’asilo Grillenzoni si organizza il primo ospedale pediatrico italiano. La storia della medicina dice che il primo viene fondato a Padova agli inizi del novecento, ma non è così.
All’ospedale Grillenzoni i bambini potevano essere ricoverati solo durante il giorno (day hospital) oppure giorno e notte.
Fin dal 1849 i bambini del Grillenzoni e dei Bastardini vengono VACCINATI contro il vaiolo. Nello stato italiano la vaccinazione è introdotta nel 1880.
Nel 1860 Ferrara, prima città in Italia, sopprime la ruota dedicata al l’abbandono dei neonati. Da quell’anno in poi i bambini verranno consegnati ai Bastardini con riferimenti precisi pur rispettando sempre l’anonimato. Un lungo percorso storico affidato all’iniziativa delle donne ( Barbara d’Austria, Lucrezia d’Este, Luisa Grillenzoni e un gruppo di sue amiche) e di un uomo Carlo Grillenzoni.