Annali ferraresi
Annali Ferraresi, Filippo Conti, Sunto di storia patria:
10 agosto 1833, orribile oltre ogni dire sorse il mattino del 10 agosto. Negre tempestose nubi spinte da furiosi venti si accavallavano spaventosamente nell’atmosfera, fra un orrendo continuo fragore di tuoni e spessi abbaglianti lampi che squarciando le tenebre le rendevano più profonde.
Ne guari andò (non passò molto) che un diluvio di grandine misto a pioggia dirotta ed a scroscianti folgori, per ben quattro ore incessantemente dirompendo mutavano l’intera città in un vasto lago su cui galleggiavano i cocomeri asportati dalla piazza delle Erbe (listone) diretti verso Porta Reno, ne avvantaggiarono gli astuti monelli, che ne fecero ampio bottino.
Un fulmine piombava entro il palazzo della Contessa Anna Miroglio, dappresso alla chiesa di San Girolamo, il quale penetrando nella sua stanza le arse parte della gonna e colpiva la sua cameriera.
Artigiani e non solo
Ferrara ebbe artigiani di altissimo livello e fra questi anche dei liutai di fama internazionale, come tutti i geni, parecchio distratti.
7 novembre 1840: muore Francesco Marconcini, buon popolano, costruttore e racconciatore di strumenti da arco e da pizzico, modesto e umile. I suoi capolavori riuscivano per leggiadria di forma e per effetto di purezza e vibrazione di suono ammirabili e perfetti. Basti accennare che vari celebri violini guasti, spezzati ed alcuni privi perfino del manico, ai quali i più rinomati artefici non osavano por mano, usciti dalla sue mani recuperavano il perduto pregio ed acquistavano addirittura perfezione e maggior valore di prima. La fama di impareggiabile artefice gli aperse gloria e fama per tutta Europa. Estremamente contenuto nei prezzi, a volte si dimenticava di farsi pagare. Il consiglio comunale il 3 luglio 1840 gli concedeva una pensione vitalizia di scudi sei mensili, che godeva poco morendo di lì a non molto. Aveva 67 anni.
Ebbe anche malfattori di notevole spessore e a volte inconsapevoli showman.
7 dicembre 1840: decapitazione di Giuseppe Giuliani di 27 anni, noto malfattore, che sorpreso in una bettola dalla forza pubblica , esplose un colpo di pistola che ferì a morte una donna presente, tale Rosa Rossi. Salendo il palco disse Ferraresi saziatevi pure del sangue mio.
Testone di Innocenzo XI