Le contrade - storia
Nel mese di maggio, Ferrara si veste dei colori delle "contrade" per ricordare un periodo di giochi e feste iniziato nel 1259 per festeggiare la vittoria ottenuta a Cassano d'Adda nel 1259 da Azzo II, comandante delle truppe pontificie su Ezzelino III Da Romano detto "il Tiranno" comandante delle truppe imperiali (vedi storia in pillole 1212 d.c.-1388 d.c.).
Il palio di Ferrara è il più antico del mondo, e venne istituzionalizzato dal Comune di Ferrara nel 1279.
Il primo vero corpo di leggi promulgato dal comune furono gli statuti del 1287, dove veniva stabilito che il palio si corresse due volte all'anno: il 23 aprile che è la festa del patrono di Ferrara - San Giorgio - e il 15 agosto in onore delle Vergine Maria.
A differenza di altri palii che ha come fulcro la sconfitta di un "nemico" o di un "saraceno", il Palio di Ferrara festeggia con giochi e gare di abilità per ricordare i fasti del rinascimento quando Ferrara era una capitale.
Il palio comprendeva: corse di Cavalli, asini, delle putte (ragazze) e dei putti (ragazzi), si poteva iscrivere chiunque e il premio era appunto un palio - panno di stoffa - al secondo e al terzo vincitore veniva dato una porchetta e un gallo.
Il palio di San Giorgio è il più importante perché riguarda la corsa dei cavalli, anticamente veniva corso lunga la parallela del Po (canal bianco) via Grande che attualmente sono le vie Ripagrande e Carlo Mayr.
Altre corse, giostre e tornei venivano fatte nelle "delizie Estensi" assieme a battute di caccia nei territori degli Este.
Nel 1391 Ferrara ottenne la "Rosa d'oro" dal papa Bonifacio IX, questa importante onoreficenza era anche accompagnata dalla bolla "In supreme dignitatis" che permetteva a Ferrara di aprire una sua università (tra le più antiche d'Europa). Il ritorno così vittorioso di Alberto d'Este da Roma, valse l'organizzazione di festeggiamenti in suo onore: tre corse di cavalli, una di asini, due di ragazzi e una di ragazze.
Nel 1471, Borso d'Este ottenne da papa Paolo II il titolo di duca di Ferrara e molti altri privilegi. In questa occasione si fece una parata e il palio che rimasero celebri nella storia.
Molta risonanza ebbero anche le corse al tempo di Ercole I e di sua moglie Eleonora d'Aragona, se Ercole era assente, era lei a procolamare il bando del Palio.
Le corse erano anche fatte per avvenimenti importanti per il ducato, come nascite e matrimoni, visite di personaggi importanti. Se il Po era in rotta, la festa non veniva annullata ma solo rimandata.
Nel tempo le corse ferraresi erano così rinomate che le famiglie nobili partecipavano con cavalli delle loro scuderia: 1475 re Ferdinando di Napoli volle provare la velocità dei suoi cavalli; nel 1475 i gonzaga marchesi di Mantova, parteciparano con 19 cavalli e vinsero, al secondo posto un cavallo di Sigismondo d'Este; nel 1499 vinse un cavallo di Isabella d'Este.
Da un editto di Ercole I: "qualunque persona de qualunque borgo della sua città sua de Ferrara a mandare soe pute de anni XII in suso a correre al palio insieme ad altre ragazze honeste ed dabene. La prima arrivata avrebbe ricevuto un braccio di panno verde e alle successive quindici il duca avrebbe offerto pignolato novo per un guarnello", alla fine parteciparono 57 ragazze (23 aprile 1476).
Anticamente le corse dei ragazzi (putti) erano fatte dall'angolo di San Pietro fino alla porta di Gusmaria; quelle degli asini dalla porta di Sotto alla porta di Gusmaria.
Nel XVI secolo, dopo la creazione dell'Addizzione Erculea di Biagio Rossetti, le corse si tennero dalla Giovecca a via degli Angeli (corso Ercole I d'Este) alla via di San Benedetto.
Quando la Santa Sede prende possesso del ducato nel 1598, pian piano le corse vanno scemando sostituite da feste in maschera per il carnevale.
Solo negli anni '30 venne ripristinata da Guido Angelo Facchini, e dopo un'ulteriore lunga interruzione, venne ripristionata definitivamente nel 1967.
I palii contesi sono quattro, tramandati dalle cronache del tempo:
- Verde dedicato a San Paolo - corsa delle putte;
- Rosso dedicato a San Romano - corsa dei putti;
- Bianco dedicato a San Maurelio - corsa delle asine;
- Giallo (dorato) dedicato a San Giorgio - corsa dei cavalli;
ogni anno vengono dipinti dagli studenti della scuola d'arte di Ferrara.
Attualmente si disputano anche gare di sbandieratori con sette specialità:
- singolo tradizionale;
- doppio tradizionale;
- piccola squadra;
- grande squadra;
- musici;
- assegnazione della combinata che è la somma dei migliori punteggi ottenuti.
Le contrade sono otto: 4 rioni (entro le mura) e 4 borghi (fuori le mura):
RIONI:
- San Benedetto - colori bianco-azzurro
- Santa Maria in Vado - colorigiallo-viola
- San Paolo - colori bianco-nero
- Santo Spirito - colori giallo-verde
BORGHI:
- San Giacomo - colori giallo-blu
- San Giorgio - colori giallo-rosso
- San Giovanni - colori rosso-blu
- San Luca - colori rosso-verde
Palio di Ferrara
La Corte Ducale
I Rioni e i Borghi |
N.B.- Passando con il mouse sull'immagine, si avrà un effetto lente per vedere ingrandita la parte segnalata dalla crocetta. Cartina eseguita a mano, su base di Google map, dall'autrice Loretta B. |
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Le notizie di questa pagina sono state prelevate dal sito ufficiale: http://www.paliodiferrara.it/ e rielaborate da Loretta B. - Gli stemmi sono stati prelevati dai rispettivi siti delle contrade.