La risata cristallina rompe all'improvviso il silenzio.
Eccoli, come tutti i pomeriggi arrivano di corsa con le cartelle che sbattono sulle gambe.
L'uscita dalla scuola è sempre piacevole a quell'età, non vedono l'ora di buttare i libri e giocare nel cortile del caseggiato.
Dalle finestre il richiamo delle madri che annunciano il pranzo.... Le risate si fanno più intense frammentate dalle urla di risposta dei bambini.
Lo schiamazzo pian piano si dirada e si allontana in diverse direzioni: i bimbi rientrano nelle loro case e all'improvviso come era iniziato, diventa tutto silenzio.
Solo qualche voce in lontananza come un'eco.....
Il tempo di un pranzo veloce con la voglia di correre fuori alla luce e al sole, i visi paffuti dai bocconi che riempino la bocca, gli occhi con quella scintilla di allegria e gioia per l'imminenza di un pomeriggio di giochi e scherzi.
I più svelti sono già arrivati nel cortile, un pallone e via alla partita più importante.
Le bambine si riuniscono in gruppetti e bisbigliano fitto fitto, e di colpo scoppiano in fragorose risate.
Chissà quali segreti stanno passando di bocca in bocca.
Il cortile si sta popolando di nonni e madri, ognuno porta la sua sedia, salta fuori un tavolino un po' zoppo in verità, ma basta una cartolina piegata in quattro e non balla più, chissà da quanti anni viene usato..... un mazzo di carte, bicchieri e un fiasco di vino completano il desco.
Le nonne, dalle grandi borse prendono i lavori a maglia: una profusione di berretti, sciarpe, pullover e una allegoria di colori, sembra che l'arcobaleno nasca qui....
Le mamme prendono ago e filo e riparano i buchi nei calzini e negli abiti delle piccole pesti, non perdono di vista i loro piccoli e intanto parlano con le nonne e le altre mamme.
Tutte queste mani femminili si muovono veloci sui loro lavori e quasi non guardano nemmeno quello che stanno facendo, ma è da così tanto tempo che le loro mani cuciono, e sferruzzano che è tutto automatico. E' una meraviglia osservarle, la magia e l'amore escono dai quei gesti veloci.
Un urlo improvviso fa sussultare alcuni nonni che stanno sonnecchiando sulle sedie. Un sorriso e un borbottio accompagna il brusco risveglio: una delle squadre ha fatto goal, volano prese in giro per il portiere che ha mancato la presa. Un po' di discussione per stabilire se il goal è valido o no. Un nonno stabilisce che il goal è valido, delusione nei visi di chi ha subito, ma dura il battito di ciglia e via di corsa dietro al pallone per pareggiare.
Il tempo scorre lento, da alcune finestre escono delle note dell'artista del momento, una radio con le ultime notizie, il pianto di un bambino subito cullato dalla giovane mamma, un battibecco dalla coppia del terzo piano che oramai è diventato consuetudine. Gli sguardi all'insù degli adulti che ascoltano un momento e poi ritornano alle loro chiacchiere, avranno da commentare per un po' poi tutto ritorna nel dimenticatoio fino al prossimo battibecco.
Questo piccolo universo di colori, urla, risate, musica, sta lentamente scemando. Uno alla volta o in gruppetti ritornano dentro ai ricordi. Un viso, un odore rimane per un'attimo sospeso nella memoria, poi lentamente se ne va come una farfalla che vola via.
mercoledì 22 agosto 2012